Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Scritti giovanili 1912-1922

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Longhi, Roberto 50 occorrenze

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Ma qui non è ancora che un simulacro della pittura. Il suo fondamento visivo è ancora essenzialmente plastico-lineare.

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Ma riteniamo i caratteri dell'arte di Giambellino in quanto ci dimostrino il suo passaggio al senso pittorico e lo svolgimento ch'egli v'impresse.

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di toni, era arrivato Piero col suo sintetismo prospettico, che portava ad altezze non più raggiunte quel senso di forma impersonale e di colore

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Anzi, come Giorgione crea il suo capolavoro assoluto - la Venere di Dresda - con solenni deposizioni di pochi strati coloristici, come Sebastiano

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Fu Piero del Borgo tuttavia, col suo sintetismo prospettico, a stendergli così la trama degli accordi coloristici come la cubatura dei rapporti

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sviluppi, poiché si trattava se mai non di ripetere ma di sviluppare decorativamente lo stile di Caravaggio fondandosi sul suo senso della composizione: ciò

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Incompreso ed abbandonato il suo senso della composizione di cui soltanto Caracciolo lasciava (probabilmente a Roma) alcuni sviluppi arditissimi ma

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Il suo merito maggiore insomma - quando lo si riponga storicamente fra i suoi compagni di carriera pittorica - fu di essere senza dubbio il meglio

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quattro-cinquecento che nel prologo del suo trattato ci dimostra la lodevole intenzione di non escir di carreggiata?

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Era su siffatta scultura, a un dipresso, che Baudelaire doveva formare il suo giudizio di condanna per la scultura come arte, l'unico giudizio che

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Io credo che lo stesso Pater non abbia mai inteso di far critica estetica, ma più tosto critica generale come la definisce lui stesso nel suo saggio

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Il capolavoro giunge, a suo modo, nelle Forme Uniche.

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Quel che più tosto giova notare nel Pater è un senso teoretico assai vigile che permea il suo pensiero più vitalmente di quel che l'autore stesso non

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questo stile che come tutti gli stili altissimi ha un suo equilibrio tragico. Boccioni - ch'io vorrei chiamare un Van Gogh che sente i volumi - non può

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Il suo senso dello stile (che vorrebbe aggiungere all'impressione) non è che interpretazione critica di una visione lirica passata, con che egli

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; la seconda tela dipinta da Battistello per San Giorgio dei Genovesi, e ancora oggi a suo luogo, sul primo altare di destra [figura 88].

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Eppure col 1616, cioè, io credo, poco dopo il suo ritorno da Roma, comincia la serie copiosa degli affreschi di Giovambattista Caracciolo.

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Sandrart ch'era riescito a farsi accettare fra i dodici col suo Seneca morente, cercava di rendere più sapute e ricercate di muscoli accademici le

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, certo un saggio del suo modo di Caracciolo riformato, non so se di già raffinato dalle delicatezze di Artemisia Gentilesca, anch'esse, in ultima analisi

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in quanto essi si ripercuotono nel suo intelletto e nella sua forma.

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galloni pesanti alla toscana - sono toccate un po' enfaticamente ma da una mano che sa il fatto suo; le ceramiche popolari a destra non sfigurerebbero

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Così s'avvia il Pellizzari verso la fine del suo primo volume, studiando nell'ultimo capitolo (il V) le enciclopedie, i primi trattati d'arte

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Averlino: «Innalzò la torre centrale che porta il suo nome nel Castello Sforzesco di Milano». E non ci crede ormai che il signor Corna.

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E in tema di francesi ci permettiamo di restituire a un altro seguace del Vouet, probabilmente il Bourdon nel suo primo periodo, il bel Riposo in

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legnaiolo vestito dunque di scorza di peperone; e quel verdetto metallizzato delle fronde; tutto a suo modo, consona.

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che il Nicodemi studia in altra parte del suo lavoro, rifiutandole, giustamente, al Crespi.

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masse carnose ad interrompere la zona dell'ombra che correva inevitabilmente al suo segno; in Preti affiorare necessario della forma a suo luogo

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Né perde questo suo senso sovrano dei piani di forma-luce là dove la macchia rapidissima dovrebbe, sembra, annientare la forma. Al contrario. Il fare

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Il K. P., poiché i contatti fra l'arte celtica e l'arte carolingia dell'Italia settentrionale sono stati spesso osservati, chiude il suo

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Valenza non dopo il 1616, come pittore, e il suo figlio Gerolamo Giacinto ci appare allora in età di 17 anni.

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E, come ognun sa, in sede di bellezza il concetto di diffusione culturale perde anche più del suo poco valore. Ma il problema tuttavia varia nei due

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Poi v'è l'altra ragione che non v'è nulla di più umano che ritrovare il pittore nel suo ambiente natale, o adottivo, che ricostruire, viaggiando

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Poiché non ci troviamo d'accordo coll'amico Marangoni appunto su questa distinzione che pare debba addirittura servire di base al suo saggio; tra una

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Non è più la materia in verità che regge i corpi, ma qualcosa ch'è sorto dal suo affinamento progressivo, sorretto dagli schemi eterni del

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Eppure! hanno fatto la toilette a Santa Sabina; tanto essa pareva sconveniente agli esteri d'ufficio, nel suo secolare négligé!

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Al contrario il Mâle, forzando la cronologia, tenta di capovolgere nettamente la situazione. Tuttavia il suo sforzo di posticipare di parecchi

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Non vedrete il più vecchio de' Palma fuor che in una copia di un suo assunto sacro, mentre sulle tracce di non so quale suo modello sarà calcato il N

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Vien Guido e dice non esser a suo vantaggio in pezzi per lo più affidati a' discepoli; il saria nella Sant'Agata col San Pietro, bellissima; se non

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Lo vedrete nelle due storie di N. S. adottar un altro suo stile più risentito alquanto; un accordo, non facile che in lui, del verissimo Spagnoletto

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Così accompagnati in Venezia, come Girupeno, dal genio dello Strozzi, questi avrà cura di introdurci subito a quel suo coetaneo, l'oldemburghese Lys

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Fortissimo nel tuono generale è questo suo. Giudizio di Mida; e vi contrasta gradevolmente una quasi placidità di fattezze e di nudi; siccome

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682, 683. Opere dubbie. [Mi chiedevo poi, per altre cose viste, se non fosse suo il quadro del Prof. Romanelli a Parigi con Due cechi (920 A, seconda

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Così, giunto a Michelangiolo, T. dimostra che il suo platonismo di tendenza plastica (curioso! quel platonismo che aveva tante stigmate di misticismo

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«Perché - diceva Piero dei Franceschi nel suo Trattato della prospettiva - la pictura non è se non dimostrationi de superficie».

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resultati della sua pittura straordinariamente complessi e capaci di fornire ansa a diverse ed egualmente grandi correnti artistiche. Nel suo stesso

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Pertanto Antonello non poteva che riprendere la prospettiva dove la trovasse portata al suo sviluppo migliore: in Piero.

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Sull'asse prospettico si leva la figura del santo. L'idealità struttiva del suo corpo è tale che in esso per l'influenza quasi magica dell'ombra

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un amico artista per dirgli a bruciapelo: «Senti: tutto nella natura è sferico o cilindrico!» il suo amico Antonio Rizzo, per esempio?

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D'altra parte Bellini già nel periodo primo non è così puro mantegnesco da non prepararsi al suo secondo stile. Ma fino a che punto lo prepara, e in

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La trasformazione che il Mantegnismo subisce qui è opera di un artista che tende a dare allo sbalzo statuario di Mantegna e al suo altorilievo una

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